Gaia è una ragazzina di tredici anni, non molto soddisfatta del suo aspetto e un po’ ingenua. Costretta a trascorrere l’estate con la nonna, nella sua casa a Torcello, poiché i genitori sono in un viaggio di lavoro dapprima si annoia molto, ben presto però inizia a fare nuove e interessanti conoscenze: il Musicista, un anziano ex-attore che ha scelto di ritirarsi nella piccola isola e Marco un bel ragazzo mulatto, in vacanza con la madre scrittrice. In seguito a un’escursione in laguna in compagnia di amici Gaia e Marco rinvengono sull’isoletta un piccolo scrigno, contente un anellino e un libricino, che reca la scritta Ossario seguita da una serie di numeri. Incuriositi i due ragazzi cercano di decifrare quello che pare un mistero intrigante ma innocuo. Invece, sarà solo l’inizio di una serie di avventure che, due anni dopo, trascinerà Gaia fino in Senegal, sulle tracce dell’amico improvvisamente scomparso dalla sua residenza di Dakar. Qui tra sciamani e promesse d’amore si consuma un colpo di scena dietro l’altro. Una bella storia in cui due giovani protagonisti si scontrano con le intemperanze del primo amore, la realtà quotidiana che è fatta anche di lontananza, di disagi, di incontri non sempre fortunati. Quella narrata da Elena Torta Silvestri è una storia coraggiosa, narrata con piglio deciso, in cui i ragazzi vi riconosceranno molte delle proprie esigenze e aspirazioni. Al tempo stesso, come molta buona letteratura etichettata young adult, potrà essere apprezzata e letta con piacere anche da coloro per cui l’adolescenza è solo un ricordo.