Il 28 febbraio 1584 don Achille Cappellano portava a compimento la Discrittione della città di Venosa cui aveva posto mano su sollecitazione di un lontano e per noi ignoto committente. A quattro secoli da quella data il manoscritto del diligente cronista restituisce un affresco vivace e immediato nel susseguirsi di curiosità, aneddoti, cronache, storie e leggende, note di vita e di costume che rendono egibile la cultura, la mentalità, il gusto di un uomo e di un ambiente e, in definitiva di un’epoca.