Il tema del rapporto tra Verbum e ius, tra fede, legge naturale e diritto positivo, è stato oggetto nel medioevo di un intenso dibattito. Lungi dal rimanere chiuso nei luoghi del sapere, esso è stato affidato da parte ecclesiastica a pratiche pastorali finalizzate a influire in modo concreto sulla stesura delle leggi e sugli ordinamenti non solo religiosi, ma anche civili e statuali. I saggi raccolti nel presente volume rivolgono l’attenzione a quel dibattito, ponendo al centro della propria indagine la predicazione e i predicatori che trasformarono in “comunicazione pubblica” i discorsi eruditi di esegeti, teologi, giuristi e magistri intorno ai concetti di legge, comunità e fede.