All’interno di un apprezzabile percorso concettuale, che offre alla raccolta un focus specifico e un senso di grande solidità tematica, Bruno Biondi sviluppa la sua poetica dimostrando una grande maturità e crescita stilistica, muovendosi con padronanza tra i diversi quadri e le differenti emotività delle sue sessantotto liriche. Dal pessimismo allo sconforto, sino a luci di manifesta speranza e a struggenti abbracci con la natura che ci circonda, il lettore viene accompagnato in un cammino che da personale sa aprirsi a orizzonti di nuova universalità, in cui chi segue la scia poetica di quest’opera potrà ritrovare anche una parte di se stesso. Un ordinato moto di coscienza che sa inventare senza scomporsi, graffiare senza ferire, carezzare senza esporsi a frammenti di pietismo.