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Apriamo con questo diario di viaggio di Guido Gozzano l'avventura di una casa editrice senza pretese ma con tante ambizioni. Bottega dei Mestieri Letterari è il piccolo orto in cui passare per per respirare e pensare senza troppo rumore e la collana antichi moderni è la nostra miniera di modernità che non meritano di impolverarsi con gli anni.Con questo libro (pubblicato postumo da Treves nel 1917) Guido Gozzano firma una delle opere più originali del decadentismo e più in generale della prima metà del novecento ma soprattuto ci lascia un diario di viaggio estremamente moderno anche dopo…mehr

Produktbeschreibung
Apriamo con questo diario di viaggio di Guido Gozzano l'avventura di una casa editrice senza pretese ma con tante ambizioni. Bottega dei Mestieri Letterari è il piccolo orto in cui passare per per respirare e pensare senza troppo rumore e la collana antichi moderni è la nostra miniera di modernità che non meritano di impolverarsi con gli anni.Con questo libro (pubblicato postumo da Treves nel 1917) Guido Gozzano firma una delle opere più originali del decadentismo e più in generale della prima metà del novecento ma soprattuto ci lascia un diario di viaggio estremamente moderno anche dopo cent'anni. Di Gozzano diceva Eugenio Montale: «Colto, intrinsecamente colto se anche di non eccezionali letture, ottimo conoscitore dei suoi limiti, naturalmente dannunziano, ancor più naturalmente disgustato del dannunzianesimo, egli fu il primo dei poeti del Novecento che riuscisse (com'era necessario e come probabilmente lo fu anche dopo di lui) ad «attraversare D'Annunzio» per approdare a un territorio suo, così come, su scala maggiore, Baudelaire aveva attraversato Hugo per gettare le basi di una nuova poesia. Il risultato di Gozzano fu certo più modesto: un album di vecchie stampe che resterà, nel primo Novecento, come 'Gaspard de la Nuit' di Aloysius Bertrand resterà nel primo Ottocento francese.» Gozzano tra il febbraio e l'aprile del 1912 compie un viaggio in India che lo porta a visitare la città di Bombay e l'isola di Ceylon. Il viaggio (nato più che altro per fini terapeutici tentando di curare la tubercolosi che affliggeva il poeta) diventa subito la trasfigurazione letteraria di uno sguardo sul mondo attraverso la lente dell'Oriente. Un diario di bordo, quindi, che è un manifesto di tutta la sua opera. Buona lettura.