Da Margaret Mitchell, Premio Pulitzer nel 1937, un capolavoro immortale della letteratura statunitense. Leggi la famosa epopea di Rossella O’Hara in una nuova e moderna traduzione.
In questa seconda parte seguiamo Rossella ad Atlanta, dove si ricongiunge alla zia e alla sorella del defunto marito Charles. Mentre all’orizzonte scoppia la guerra, Rossella si dedica al volontariato in ospedale e cerca di gestire a modo suo la sua nuova vita da vedova, che le comporta grandi sacrifici. Nuovi e sempre più frequenti incontri con Rhett Butler, l’affascinante capitano-contrabbandiere dai modi bruschi ma intriganti, fanno capire a Rossella che forse è più interessata all’uomo di quanto ella stessa pensa.
“Via col vento” è un capolavoro senza tempo, un esempio lampante dell’altissima capacità creativa e narrativa di Margaret Mitchell, uno spaccato di storia di una nazione ancora in via di sviluppo, un estratto pungente e dettagliato di una società isolata e retrograda, una lunga e sofferta storia d’amore.
Leggendo questo romanzo e guardando il film del 1939 di Victor Fleming si viene catapultati in un mondo antico ma non così tanto, un mondo che ha il sapore della terra rossa e del cuoio, del sudore e delle lacrime, del sangue e della polvere da sparo.
È un viaggio incredibile che oggi, a quasi un secolo dalla stesura dell’originale, ancora affascina persone di qualunque età e di qualunque estrazione culturale. È un viaggio nella vita di Rossella O’Hara, Rhett Butler, Ashley Wilkes, Melania Hamilton; di decine di personaggi entrati ormai nell’immaginario collettivo.
È un viaggio senza tempo.
L’autrice
Margaret Mitchell (1900-1949) è stata una scrittrice e giornalista statunitense, nata e cresciuta nella stessa terra dove avrebbe ambientato il suo romanzo best-seller. Dopo un periodo di giornalismo puro, iniziò a dedicarsi anima e corpo alla stesura di “Via col vento”, che le richiese un decennio di lavoro. Per questa opera di proporzioni epiche vinse il Premio Pulitzer nel 1937. Durante la guerra mondiale fu volontaria per la Croce Rossa americana e operò sul campo come esperta di primo soccorso. Con la fine della guerra, avrebbe voluto rimettersi a scrivere, ma un tragico incidente stradale le fece perdere la vita a quarantotto anni. “Via col vento” rimane uno dei libri più letti e venduti della storia.
In questa seconda parte seguiamo Rossella ad Atlanta, dove si ricongiunge alla zia e alla sorella del defunto marito Charles. Mentre all’orizzonte scoppia la guerra, Rossella si dedica al volontariato in ospedale e cerca di gestire a modo suo la sua nuova vita da vedova, che le comporta grandi sacrifici. Nuovi e sempre più frequenti incontri con Rhett Butler, l’affascinante capitano-contrabbandiere dai modi bruschi ma intriganti, fanno capire a Rossella che forse è più interessata all’uomo di quanto ella stessa pensa.
“Via col vento” è un capolavoro senza tempo, un esempio lampante dell’altissima capacità creativa e narrativa di Margaret Mitchell, uno spaccato di storia di una nazione ancora in via di sviluppo, un estratto pungente e dettagliato di una società isolata e retrograda, una lunga e sofferta storia d’amore.
Leggendo questo romanzo e guardando il film del 1939 di Victor Fleming si viene catapultati in un mondo antico ma non così tanto, un mondo che ha il sapore della terra rossa e del cuoio, del sudore e delle lacrime, del sangue e della polvere da sparo.
È un viaggio incredibile che oggi, a quasi un secolo dalla stesura dell’originale, ancora affascina persone di qualunque età e di qualunque estrazione culturale. È un viaggio nella vita di Rossella O’Hara, Rhett Butler, Ashley Wilkes, Melania Hamilton; di decine di personaggi entrati ormai nell’immaginario collettivo.
È un viaggio senza tempo.
L’autrice
Margaret Mitchell (1900-1949) è stata una scrittrice e giornalista statunitense, nata e cresciuta nella stessa terra dove avrebbe ambientato il suo romanzo best-seller. Dopo un periodo di giornalismo puro, iniziò a dedicarsi anima e corpo alla stesura di “Via col vento”, che le richiese un decennio di lavoro. Per questa opera di proporzioni epiche vinse il Premio Pulitzer nel 1937. Durante la guerra mondiale fu volontaria per la Croce Rossa americana e operò sul campo come esperta di primo soccorso. Con la fine della guerra, avrebbe voluto rimettersi a scrivere, ma un tragico incidente stradale le fece perdere la vita a quarantotto anni. “Via col vento” rimane uno dei libri più letti e venduti della storia.