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L’intitolazione di una strada a Venosa al nome di Padre Giovanni Semeria rappresenta un omaggio alla grandezza di un protagonista della storia umana, sociale, educativa e spirituale tra fine ’800 e primo trentennio del ’900. La vita “affannosamente randagia” del barnabita, soprattutto dopo l’esperienza della Prima Guerra Mondiale, costituisce una testimonianza di amore oblativo, in particolare, verso gli umili, verso i poveri e verso i giovani bisognosi non solo di assistenza materiale, ma soprattutto di istruzione ed educazione. I contributi dei relatori in questo testo interpretano lo…mehr

Produktbeschreibung
L’intitolazione di una strada a Venosa al nome di Padre Giovanni Semeria rappresenta un omaggio alla grandezza di un protagonista della storia umana, sociale, educativa e spirituale tra fine ’800 e primo trentennio del ’900. La vita “affannosamente randagia” del barnabita, soprattutto dopo l’esperienza della Prima Guerra Mondiale, costituisce una testimonianza di amore oblativo, in particolare, verso gli umili, verso i poveri e verso i giovani bisognosi non solo di assistenza materiale, ma soprattutto di istruzione ed educazione.
I contributi dei relatori in questo testo interpretano lo spirito paolino di padre Semeria, il quale seppe farsi tutto a tutti e il cui motto della sua vita era A far del bene non si sbaglia mai.
Le tappe della sua biografia, i numerosi scritti, le sue amicizie con artisti, uomini di Chiesa e uomini di cultura come Fogazzaro, Pascoli, De Amicis, Giulio Salvadori, Benedetto Croce, Giustino Fortunato, Francesco Saverio Nitti, Gallarati Scotti, Zanotti Bianco e tanti altri, i suoi incontri con la gente comune, con i poveri, i derelitti disegnano, nel complesso, il mondo interiore del barnabita e, al contempo, tracciano la via per uno spirito nuovo di cristianesimo sociale. In questo testo sono affrontati i più importanti temi semeriani e riportati gli atti dell’intitolazione di una strada a Venosa al nome di padre Semeria. La città oraziana ha voluto dare un segno di affetto e di gratitudine per il bene che padre G. Semeria e don G. Minozzi hanno rivolto a questa comunità, istituendo già nel 1920 uno dei primi Asili dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia.