Una maggioranza sempre crescente dei cittadini ritiene che l’attuale sistema della giustizia non funzioni. Il suo barocco e contraddittorio formalismo giuridico rende lunghissimi i processi, sia quelli civili, con gravi danni per l’economia, sia quelli penali, che prolungandosi per troppo tempo finiscono per essere comunque ingiusti nei confronti degli imputati e anche delle vittime. Il numero dei rinviati a giudizio è eccessivo e ancor più anomala è l’alta percentuale di quelli che verranno assolti. Molte sono le proposte per modificare quella che è diventata una specie di “Ruota della fortuna” – nella speranza di imbroccare il magistrato giusto – ma come presentarle in modo più accessibile e meno pesante a un vasto pubblico di non specialisti? Questo piccolo libro ci prova con un racconto distopico (o più esattamente “eutopico”) ambientato in un pianeta molto lontano e diverso dal nostro.