Questo libro è l’immagine d’un vecchio che attraverso il recupero della memoria, compone attraverso il viaggio, o il viaggio della vita quell’umanità che è ormai andata perduta nel terzo millennio. Il secolo della omologazione umana priva di ogni identità interiore, divenendo merce di scambio, o massificazione dove il potere sopprimendo i valori umanistici, cioè i valori storici dove l’uomo aveva una dimensione reale con la propria vita. Ora con la diffusione dei non valori, ma disvalori, l’uomo si trova ad essere un ologramma digitalizzato perso nel nulla di se stesso, usato da un potere che gli viene dettato dall’alto, concentrato in poche persone per l’accumulazione di denaro come unico Dio. “Herbert Marcuse – l’uomo ad una dimensione”.
Questo libro oltre i molti viaggi che ho fatto nella mia vita, sia interiori che esteriori, è un cumulo di esperienze sia umane, storiche (ho visto cambiare questa società ben quattro volte in quasi settant’anni di vita), letterarie, poetiche, teatrali, filosofiche. Un complesso di eventi che si sono mischiati al ciclo delle stagioni e del loro divenire che hanno creato nella matassa del tempo, quel labirinto che è la vita. Dove questo viaggio umano “tra letteratura e vita” ha dato vita ad una dimensione ancora arcaica, intrisa di una libertà che non ha confini, dove nell’ultima scintilla dell’imbrunire mi sono perso.
“Viaggio d’un poeta” è il viaggio della vita, dove gli eventi si susseguono e si perdono nel nostro divenire, il divenire del tempo che passa attraversando le stagioni, sia quelle del nostro evolversi, del nostro cammino esteriore ed interiore dove acquisiamo la nostra coscienza e la nostra identità individuale. Cioè la scoperta di noi stessi non è una confessione come quelle di “ Sant’Agostino o del mio segreto di Petrarca o quelle di Rousseau” , ma semplicemente è il viaggio d’una vita dove sono passati “quasi tre quarti di secolo.” Dove si è innestato il tempo storico o quello definito dagli antichi Greci: Aion che rappresenta l’intera durata della vita - Kronos lo scandire del tempo attraverso il passato, il presente e il futuro – Kairos il tempo opportuno, dove si susseguono gli eventi che la vita ci presenta nel momento che la viviamo.
Questo libro oltre i molti viaggi che ho fatto nella mia vita, sia interiori che esteriori, è un cumulo di esperienze sia umane, storiche (ho visto cambiare questa società ben quattro volte in quasi settant’anni di vita), letterarie, poetiche, teatrali, filosofiche. Un complesso di eventi che si sono mischiati al ciclo delle stagioni e del loro divenire che hanno creato nella matassa del tempo, quel labirinto che è la vita. Dove questo viaggio umano “tra letteratura e vita” ha dato vita ad una dimensione ancora arcaica, intrisa di una libertà che non ha confini, dove nell’ultima scintilla dell’imbrunire mi sono perso.
“Viaggio d’un poeta” è il viaggio della vita, dove gli eventi si susseguono e si perdono nel nostro divenire, il divenire del tempo che passa attraversando le stagioni, sia quelle del nostro evolversi, del nostro cammino esteriore ed interiore dove acquisiamo la nostra coscienza e la nostra identità individuale. Cioè la scoperta di noi stessi non è una confessione come quelle di “ Sant’Agostino o del mio segreto di Petrarca o quelle di Rousseau” , ma semplicemente è il viaggio d’una vita dove sono passati “quasi tre quarti di secolo.” Dove si è innestato il tempo storico o quello definito dagli antichi Greci: Aion che rappresenta l’intera durata della vita - Kronos lo scandire del tempo attraverso il passato, il presente e il futuro – Kairos il tempo opportuno, dove si susseguono gli eventi che la vita ci presenta nel momento che la viviamo.