È cosa ardua riflettere su un termine denso e sfaccettato come "identità", in particolare se ci si approccia all'identità non di un individuo quanto di un luogo. Alla ricerca, cioè, di quell'anima loci sempre più persa nei risvolti di una modernità onnivora e sminuita dal progressivo appiattimento delle peculiarità in un unicum ovunque riconoscibile. I contributi presenti in questo volume vogliono ricomporre il mosaico identitario di un luogo, la Tuscia, che per secoli è stato zona di transito, area di mezzo, territorio da percorrere. E ambiscono a farlo attraverso la visuale "altra" del viaggiatore. Di colui, cioè, che aggiunge allo sguardo ormai consueto, abituato, noto del nativo e dell'indigeno, sfumature e gradazioni che donano valore e angolazioni inedite alla caleidoscopica identità del luogo.