Nel 1907 il matematico genovese Giovanni Vacca partì in nave per la Cina. Voleva verificare alcune sue teorie matematiche, ma trovò molto di più: un mondo vastissimo, un’altra storia, un popolo poco conosciuto, denigrato per lo più, cui le scarse cronache occidentali, per gran parte opera di missionari, non rendevano affatto giustizia.«Mi persuasi cioè che il popolo cinese, che conta ancora oggi più di trecento milioni di abitanti, non è un popolo antiquato, conservatore, misoneista, xenofobo, ma è invece dotato di un’attività più recente della nostra, pieno di vita e di fervore, desideroso di apprendere e di sapere».Il volume presenta il diario del viaggio, durato un anno, insieme alla testimonianza umana, storica, sociale e antropologica sulla Cina di inizio secolo di un uomo capace di guardare questo mondo con interesse e stupore, senza pregiudizi.Il testo presenta materiali per la maggior parte inediti come conferenze, resoconti, traduzioni, e aggiunge un importante tassello alla storia della sinologia italiana e all’analisi della vita e dell’opera di Giovanni Vacca nel quadro dei rapporti fra Italia e Cina.