Viaggio in Italia è un'opera che Johann Wolfgang von Goethe scrisse tra il 1813 e il 1817 e pubblicò in due volumi che contengono il resoconto di un Grand Tour che l'autore compì in Italia tra il 3 settembre 1786 e il 18 giugno 1788.
Il viaggio che Goethe intraprese in Italia fu una specie di fuga. Il lavoro come ministro a Weimar aveva soffocato la sua creatività. Sentì la necessità di cambiare pelle. L'Italia era sempre stata il suo sogno, l'Italia classica della Magna Grecia e dei Romani. Tuffandosi in quell'ambiente classico sperava di poter rinascere come artista.
Il libro non è una descrizione del paese, piuttosto è una descrizione delle impressioni che riceveva dal paese e dalla gente, mescolata con riflessioni su arte, cultura e letteratura. Leggendo il libro si capisce più di Goethe che dell'Italia. Ma nonostante tutto è anche un libro sull'Italia, ma su un'Italia del tutto goethiana, era la sua Italia, un'Italia che nessun'altro poteva vivere così.
Il viaggio che Goethe intraprese in Italia fu una specie di fuga. Il lavoro come ministro a Weimar aveva soffocato la sua creatività. Sentì la necessità di cambiare pelle. L'Italia era sempre stata il suo sogno, l'Italia classica della Magna Grecia e dei Romani. Tuffandosi in quell'ambiente classico sperava di poter rinascere come artista.
Il libro non è una descrizione del paese, piuttosto è una descrizione delle impressioni che riceveva dal paese e dalla gente, mescolata con riflessioni su arte, cultura e letteratura. Leggendo il libro si capisce più di Goethe che dell'Italia. Ma nonostante tutto è anche un libro sull'Italia, ma su un'Italia del tutto goethiana, era la sua Italia, un'Italia che nessun'altro poteva vivere così.