Per Elio Revé Matos, era arrivato il momento: aveva finalmente deciso. Le mappe dell'inferno sono oramai illeggibili. Quanti ricercatori avevano tentato, nei secoli, di decifrare quei pochi frammenti, rimasti intatti dopo il disastro del museo vaticano, dove erano andate distrutte nel rogo, tante opere d’inestimabile valore e documenti unici. Tra questi c'era l'Ascendit mors per fenestra. Forse l'unico testo tra i più discussi fra teologi, semiologi e cartografi; un testo, che la chiesa universale non ha mai accettato apertamente, ma per il quale aveva un attaccamento particolare.