Viaggio oltre l’effimero non è semplicemente la raccolta di alcuni articoli pubblicati da Pietro Rizzo nel corso degli anni e di alcune sue riflessioni: è molto di più. È lo sguardo vivo di un uomo che non ha smesso un attimo di interrogarsi sugli eventi e sugli uomini, mai dimenticandosi di prestare attenzione alla realtà che lo circondava, a cominciare dalla natura che spesso era capace di comunicargli quello che il suo animo aveva bisogno di sentire. È l’onesta di saper guardare il Bene e il Male e di scegliere sempre la via meno battuta e più impervia, ma anche quella che permette ad un essere umano di potersi chiamare Uomo, e poter guardare gli altri dritti negli occhi con serenità d’animo e mai supponenza. È una celebrazione del significato più vivo della scrittura, perché, come ricorda l’autore, non è come una notte in cui tutte le vacche sono nere; è frutto di lunghe vigilie di impegno volto ad esprimere compiutamente l’amalgama fra il significato ed il significante. Se le parole traducono il pensiero, l’emozione, il sentimento, la riflessione è presente l’armonia. In poche parole, leggere diviene cosa piacevole, intrigante, una commistione perfetta tra intenti, creatività e realizzazione.
Pietro Rizzo vive a Castrolibero, cittadina limitrofa al capoluogo, Cosenza. È nato il 12 febbraio 1937 in una piccola stazione di una ferrovia secondaria, alle pendici del Pollino. Ha vissuto gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della prima giovinezza sempre ai bordi delle rotaie, nelle stazioni dove, di volta in volta, il padre prestava servizio: luoghi stupendi, selvaggi, immersi in una natura rigogliosa e incantata. Essi costituiscono la sua personale “Itaca”, alla quale di tanto in tanto fare ritorno. Ha conseguito due lauree: Filosofia e Giurisprudenza. Prima del raggiungimento della maggiore età, ha frequentato la Scuola militare. A vent’anni era sottotenente, più volte richiamato, fino al grado di Primo Capitano. Titolare della cattedra di Lettere dal 1966 e poi preside dal 1975 in poi. Commissario in pubblici concorsi per diversi anni. Avvocato dal 1979, professione che ancora esercita. Ha scritto molti anni su “Battaglia Calabra” e collaborato con “Il Quotidiano della Calabria”. Ha partecipato a numerose conferenze, ha commentato vari canti della Divina Commedia di Dante. Ha trattato inoltre Giovanni Nicotera, rivoluzionario e uomo di governo, e dei poeti del Reventino, tra cui Michele Pane, poeta della nostalgia, emigrato in America. Ha già pubblicato: Incontro con il Protagonista di un libro fuori posto, Mio padre e il suo violino, Le Magie del tramonto, Ascoltare il silenzio. Un Ossimoro. Suggestioni, incanto e realtà nell’Era della Tecnica, Rosso è il colore delle foglie a Novembre.
Pietro Rizzo vive a Castrolibero, cittadina limitrofa al capoluogo, Cosenza. È nato il 12 febbraio 1937 in una piccola stazione di una ferrovia secondaria, alle pendici del Pollino. Ha vissuto gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della prima giovinezza sempre ai bordi delle rotaie, nelle stazioni dove, di volta in volta, il padre prestava servizio: luoghi stupendi, selvaggi, immersi in una natura rigogliosa e incantata. Essi costituiscono la sua personale “Itaca”, alla quale di tanto in tanto fare ritorno. Ha conseguito due lauree: Filosofia e Giurisprudenza. Prima del raggiungimento della maggiore età, ha frequentato la Scuola militare. A vent’anni era sottotenente, più volte richiamato, fino al grado di Primo Capitano. Titolare della cattedra di Lettere dal 1966 e poi preside dal 1975 in poi. Commissario in pubblici concorsi per diversi anni. Avvocato dal 1979, professione che ancora esercita. Ha scritto molti anni su “Battaglia Calabra” e collaborato con “Il Quotidiano della Calabria”. Ha partecipato a numerose conferenze, ha commentato vari canti della Divina Commedia di Dante. Ha trattato inoltre Giovanni Nicotera, rivoluzionario e uomo di governo, e dei poeti del Reventino, tra cui Michele Pane, poeta della nostalgia, emigrato in America. Ha già pubblicato: Incontro con il Protagonista di un libro fuori posto, Mio padre e il suo violino, Le Magie del tramonto, Ascoltare il silenzio. Un Ossimoro. Suggestioni, incanto e realtà nell’Era della Tecnica, Rosso è il colore delle foglie a Novembre.