4 marzo 1944, Milena Sermoneta varca il confine con la Svizzera insieme ai sei figli. La più piccola, Carla, accovacciata sulle spalle di un contrabbandiere, ha solo 5 anni. Il primogenito, Claudio, è partigiano in Jugoslavia al seguito del Plotone speciale ebraico. Bruno Paggi “marito e unico bene prezioso”, come dichiara Milena alle autorità svizzere, è emigrato in Venezuela dopo essere stato cacciato dall’Università di Pisa, insieme ai colleghi docenti ebrei. Una famiglia spezzata dal fascismo e dalla guerra, raccontata attraverso le lettere, i documenti, i diari e i ricordi che una generazione ha tenuto per quasi mezzo secolo protetti in un cassetto.