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Il titolo della raccolta già prefigura, detta i ritmi e l’ispirazione poetica che certi luoghi particolari, come il vicolo, i pressi della Basilica, il mio paese hanno suscitato nell’animo. Quei fatti che mi hanno visto protagonista o semplice osservatore, accaduti nel primo lustro della mia vita, hanno inciso fortemente e prepotentemente sui desideri, le emozioni, e le aspirazioni che hanno costellato la mia intera esistenza. Fin dall’inizio, quando ancora il futuro scorreva come un eterno presente né ero consapevole di essere semplice spettatore di me e di ciò che mi passava d’attorno, e tutto involontariamente mi si posava nella coscienza, questi luoghi, per una ineffabile armonia, hanno finito per infondermi una spontanea sicurezza, direi la gioia profonda che radicandosi così fortemente nella mia interiorità è stata capace di ispirarmi e suggerirmi il fondamento su cui ho costruito il futuro della mia vita. Ci sono stati momenti gioiosi ed altri, com'è naturale che sia, meno, se non di sofferenza vera. Dopo, lasciandoli, si è instaurata in me una struggente nostalgia, avendo in animo la certezza del ricordo, ma anche la consapevolezza che da quel momento in poi nulla sarebbe stato come prima. In questa celata, quanto indesiderata melanconia, l’animo non si adagia al pessimismo, non si siede nel dolore, ma continuamente supera i momenti difficili, supera e conforta, confortato esso stesso, lo sgomento di quei frangenti, anzi, prendendo slancio e coraggio da questi, ne costruisce, sommessamente, il teorema insostituibile alla vita: ricominciare.