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Le indagini sulla villa del Casale di Piazza Armerina hanno reso ormai indifferibile lo studio sistematico delle numeroseclassi di reperti ceramici provenienti dagli scavi, a partire da quelli condotti negli anni 1950-1955 dal Gentili.Questo studio, sulla base dei più aggiornati orientamenti della ricerca, si dedica proprio alle lucerne rinvenute con gliscavi Gentili che attualmente sono conservate nel magazzino archeologico della Villa.La maggior parte delle produzioni è riconducibile alla tipologia delle africane Forma Atlante VIII, X, ma anche XIII,XV (tripolitane) ed a quelle di età…mehr

Produktbeschreibung
Le indagini sulla villa del Casale di Piazza Armerina hanno reso ormai indifferibile lo studio sistematico delle numeroseclassi di reperti ceramici provenienti dagli scavi, a partire da quelli condotti negli anni 1950-1955 dal Gentili.Questo studio, sulla base dei più aggiornati orientamenti della ricerca, si dedica proprio alle lucerne rinvenute con gliscavi Gentili che attualmente sono conservate nel magazzino archeologico della Villa.La maggior parte delle produzioni è riconducibile alla tipologia delle africane Forma Atlante VIII, X, ma anche XIII,XV (tripolitane) ed a quelle di età medievale (a becco canale e a serbatoio aperto, molte delle quali invetriate piombifere).Gli esemplari esaminati trovano confronti in tutta l’isola e costituiscono una prova evidente del quadro suggeritodalla ricostruzione delle dinamiche insediative per quest’area della Sicilia centrale, con un’interessante convergenza di datistorici ed archeologici. La presenza di numerose lucerne africane documenta, ad esempio, gli intensi contatti della Villatardoantica con le province africane (in particolare Byzacena e Proconsolare), così come le attestazioni consistenti di produzioniin ceramica comune, probabilmente di fattura locale, offrono spunti di riflessione per la ricostruzione delle fasi divita del complesso residenziale e di tutta l’area in età bizantina e in età successiva. La rilevante concentrazione di lucernedatabili all’XI secolo confermerebbe il ruolo privilegiato di quest’area, documentato dalle fonti storiche nella storia delterritorio di Piazza, al centro della lotta tra i baroni lombardi e i sovrani normanni fino all’abbandono definitivo dell’insediamento,databile nella prima metà del XII secolo; interessante la coincidenza con la diffusione delle lucerne con serbatoioaperto che sostituiscono il tipo con lungo becco, lungo il corso del XII-XIII secolo.Nonostante l’assenza di dati stratigrafici, che potrà essere colmata dallo studio degli analoghi reperti provenientidegli scavi ancora in corso; la revisione dei contesti di appartenenza delle lucerne e, soprattutto, l’inquadramento cronotipologicodegli esemplari datati per confronto, possono contribuire alla ricostruzione delle fasi di vita di questo complessoresidenziale, osservatorio privilegiato della circolazione delle merci nella Sicilia centro meridionale e dei flussi commercialied economici di questo territorio, nel lungo periodo compreso tra la Tarda Antichità e l’organizzazione feudale seguita allaconquista normanna dell’isola ed al progressivo consolidarsi del Regnum.