Questo lavoro costituisce la prosecuzione sul piano partico (oltre che ideale) del breviario realizzato dall’autore nel 2017 per illustrare, nel modo migliore possibile, senza cadere nella trappola perversa e crudele del negazionismo, di che cosa si tratti quando un paziente colpito da MCS-TILT chiede aiuto a un sanitario, a un legale, a un giudice.
Lo spunto è fornito dalla partecipazione nel novembre 2018 a quello che forse può essere definito il primo evento pubblico di un certo rilievo in Italia dedicato alle tematiche della MCS, patologia negletta e negata, che colpisce due volte le proprie vittime: un’ampia dissertazione delle origini e delle manifestazioni di questa patologia, sostenuta dal ricorso sistematico alle fonti più autorevoli ed affidabili, viene anche affiancata dalla formulazione di una ipotesi diagnostica e terapeutica, che porta luce in un universo troppo spesso lasciato all’oscuro.
Lo spunto è fornito dalla partecipazione nel novembre 2018 a quello che forse può essere definito il primo evento pubblico di un certo rilievo in Italia dedicato alle tematiche della MCS, patologia negletta e negata, che colpisce due volte le proprie vittime: un’ampia dissertazione delle origini e delle manifestazioni di questa patologia, sostenuta dal ricorso sistematico alle fonti più autorevoli ed affidabili, viene anche affiancata dalla formulazione di una ipotesi diagnostica e terapeutica, che porta luce in un universo troppo spesso lasciato all’oscuro.