Il personaggio principale di questo romanzo storico horror, è un'artista del tutto frutto dell'immaginazione, un certo "Veronio", che nello scenario storico della Firenze del Rinascimento maturo, tra gli ultimi decenni del quattrocento e il primo ventennio della prima metà del cinquecento trova un posto principale, ma insieme a due coniugi col titolo e blasone di marchesi, eletti e nonché adepti di Belial. La vicenda si svolge principalmente nella bottega dell'artista "Veronio" e congiuntamente anche nel Castello di Vincigliata presso Fiesole, ove si avvicenderanno artisti e uomini di cultura, gente importanti dell'epoca, quali "Andrea del Verrocchio", il"Ghirlandaio", "Leonardo da Vinci", i fratelli "Giuliano e Antonio da Sangallo", "Angelo Poliziano", "Pico della Mirandola", "Marsilio Ficino", "Raffaello Sanzio" e "Michelangelo Buonarroti", quest'ultimo sarà l'unico e solo a rimanere estraneo ai fatti del romanzo. Essi, oltre ad esibire le loro contraddizioni, le loro esigenze artistiche e personali, che insieme a "Lorenzo il Magnifico" troveranno nel castello di Vincigliata, grazie alla presenza di Belial, in altre parole della trilogia Diavolo, Demone e Satana, quell'appagamento alle loro frustrazioni, ai loro desideri insoddisfatti e a quel contratto firmato col demonio, che sarà per alcuni di essi la condanna a morte, anche in giovane età. La vicenda immaginata, descrive il pensiero del male demoniaco, attraverso Belial e le sue figlie streghe, che tra il basso Medioevo e il rinascimento, trova motivi per fondere insieme eretici e indemoniati, che tra il "Savonarola" e la riforma "Luterana", associa anche casi di stregonerie, finte streghe e omicidi vari, anche verso povere donne accusate falsamente di stregoneria, per coprire altri scopi, anche di potere.