Cosa c'è dopo la morte? Esiste un'altra vita nell'aldilà? Esistono contatti con altri spiriti con i quali ricreare rapporti di amicizia o addirittura relazioni amorose? Pesce dà un'interpretazione tutta sua della vita post mortem. Le anime vengono intercettate dalla rete dei ripetitori dei telefonini ed indirizzate in un universo parallelo, Edenland, ad opera di una multinazionale. Questa, dopo averne estratto le informazioni utili per far cassa, le seleziona e fornisce ad alcune dei corpi artificiali di androidi. I maschi sono destinati a costruire una nuova civiltà parallela, dominata da una élite di azionisti; le femmine, tutte con bellissimi corpi artificiali, servono invece come sollazzo erotico, soprattutto di questi ultimi. L'autore-protagonista, insieme ad un piccolo gruppo di bellezze, si trova casualmente coinvolto in vicende tali che gli fanno dichiarare guerra al sistema, fino al drammatico finale. La storia si svolge così in una sequela di avventure che vedono il protagonista muoversi fra intrighi di tipo poliziesco ed amoroso, quest'ultimo descritto con una carica erotica a volte oltre i limiti della decenza. Ma tant'è: Ruggero Pesce ci propone la sua visione, con la quale vorremmo concordare, ma che sembra alquanto improbabile.