I loro vizi hanno conquistato il mondo
Vizi privati, misteri occulti e costumi discutibili dei conquistatori del mondo
Cosa si nasconde dietro una civiltà conosciuta per la sua grandezza e il suo splendore?
L’immagine dei romani è da sempre ambivalente. Furono conquistatori, ottimi amministratori, valenti giuristi; il loro esercito era invincibile, il loro diritto immortale e universale. Questi meravigliosi traguardi però andavano di pari passo con miseria e violenza, corruzione, immoralità, follia e lussuria. Dietro il candore dei marmi e delle toghe, gli acquedotti, le terme pubbliche, le infrastrutture materiali e amministrative della vita civile, affioravano il brulichio sotterraneo dei disperati, il marciume di una nobiltà decadente e divorata dal vizio, un sistema clientelare che assai di rado premiava il merito. E si tratta di un’ambivalenza che i romani stessi, nella loro letteratura, ci hanno tramandato. Questo libro scava negli aspetti più nascosti della vita dell'Urbe, quelli di cui Roma non poteva certo farsi vanto e che non emergono facilmente dai racconti celebrativi dei condottieri e delle battaglie. Un viaggio alla scoperta delle fondamenta profonde di una civiltà che ebbe un successo incomparabile, costruendo un impero durato quasi mille anni. Le impressionanti somiglianze con la nostra cultura, pur nelle innegabili differenze, inducono inevitabilmente a riflettere sul significato reale della civiltà come siamo soliti intenderla, sul valore della politica, sulla natura stessa di una convivenza complessa.
Una ricerca appassionante e documentatissima sulla vita degli antichi romani, per conoscere finalmente luci e ombre della grande civiltà da cui discendiamo.
I temi trattati nel libro:
• dei vizi e delle virtù
• dell’arte della politica
• delle facce di bronzo
• dell’altra metà del cielo
• dell’occulto e del mistero
• della famiglia imperiale
• degli adulatori e delle malelingue
• di miscellanea e varietà
Enrico Benelli
(Roma 1967), archeologo, è specializzato in modo particolare nello studio dell’epigrafia etrusca. I suoi interessi lo hanno portato ad approfondire soprattutto il periodo più recente della storia etrusca, dedicandosi a quei temi storici e sociali connaturati allo studio della documentazione epigrafica. È redattore del Corpus inscriptionum Etruscarum e del Thesaurus linguae Etruscae, e svolge attività di ricerca e insegnamento in Italia e all’estero; la sua produzione scientifica conta numerosi articoli e monografie su riviste scientifiche, oltre ad alcuni articoli di divulgazione su «Storica» del «National Geographic» e «Focus Storia».
Vizi privati, misteri occulti e costumi discutibili dei conquistatori del mondo
Cosa si nasconde dietro una civiltà conosciuta per la sua grandezza e il suo splendore?
L’immagine dei romani è da sempre ambivalente. Furono conquistatori, ottimi amministratori, valenti giuristi; il loro esercito era invincibile, il loro diritto immortale e universale. Questi meravigliosi traguardi però andavano di pari passo con miseria e violenza, corruzione, immoralità, follia e lussuria. Dietro il candore dei marmi e delle toghe, gli acquedotti, le terme pubbliche, le infrastrutture materiali e amministrative della vita civile, affioravano il brulichio sotterraneo dei disperati, il marciume di una nobiltà decadente e divorata dal vizio, un sistema clientelare che assai di rado premiava il merito. E si tratta di un’ambivalenza che i romani stessi, nella loro letteratura, ci hanno tramandato. Questo libro scava negli aspetti più nascosti della vita dell'Urbe, quelli di cui Roma non poteva certo farsi vanto e che non emergono facilmente dai racconti celebrativi dei condottieri e delle battaglie. Un viaggio alla scoperta delle fondamenta profonde di una civiltà che ebbe un successo incomparabile, costruendo un impero durato quasi mille anni. Le impressionanti somiglianze con la nostra cultura, pur nelle innegabili differenze, inducono inevitabilmente a riflettere sul significato reale della civiltà come siamo soliti intenderla, sul valore della politica, sulla natura stessa di una convivenza complessa.
Una ricerca appassionante e documentatissima sulla vita degli antichi romani, per conoscere finalmente luci e ombre della grande civiltà da cui discendiamo.
I temi trattati nel libro:
• dei vizi e delle virtù
• dell’arte della politica
• delle facce di bronzo
• dell’altra metà del cielo
• dell’occulto e del mistero
• della famiglia imperiale
• degli adulatori e delle malelingue
• di miscellanea e varietà
Enrico Benelli
(Roma 1967), archeologo, è specializzato in modo particolare nello studio dell’epigrafia etrusca. I suoi interessi lo hanno portato ad approfondire soprattutto il periodo più recente della storia etrusca, dedicandosi a quei temi storici e sociali connaturati allo studio della documentazione epigrafica. È redattore del Corpus inscriptionum Etruscarum e del Thesaurus linguae Etruscae, e svolge attività di ricerca e insegnamento in Italia e all’estero; la sua produzione scientifica conta numerosi articoli e monografie su riviste scientifiche, oltre ad alcuni articoli di divulgazione su «Storica» del «National Geographic» e «Focus Storia».