Il macabro ritrovamento del corpo di una giovane ragazza nelle campagne del Cremasco, per l'ignaro testimone del suo rapimento, fece da idealistico spartiacque tra l'apatica esistenza nella quale si era sempre rintanato, per evitare ogni rischio, e l'inizio di quella che finalmente avrebbe potuto chiamare vita. Ma il suo coinvolgimento sarebbe rimasto comunque marginale, se il caso non avesse fatto incrociare la strada dei due litigiosi figuri, che riteneva artefici di quel misfatto, con quella degli stupendi occhi verdi protagonisti della quasi totalità dei suoi sogni. Come l'inarrestabile valanga prodotta dal rotolamento di un innocuo sassolino, incautamente lanciato lungo il ripido pendio di una montagna, così la disperazione che lo travolse si abbatté con un'impropria furia su tutti gli ostacoli che, via via, gli si pararono davanti, costringendolo a compiere gesta del tutto estranee alla sua pavida indole, che lo portarono a scoprire gli arcani retroscena di quella vicenda e gli insospettabili suoi autori. Fu proprio l'altisonante rispettabilità di quei nomi, soprattutto quella dell'esoterica figura denominata il “ maestro “, ad impedire a lui e al giovane tenente dei carabinieri, nel quale fu obbligato a confidare, di rivelare la loro non provabile verità e a trasformarlo in un fuggiasco. Sostenuto dall'incondizionata fiducia che i due stupendi occhi verdi, che avevano dovuto condividere la sua sorte, non smisero mai di riservargli, dovette affrontare una nuova serie di ardue prove, che il destino, o chi per lui, posizionò sul loro cammino. Ma quando il giovane ufficiale che lo spalleggiava, anch'esso chiamato a districarsi tra i pericoli che il suo coinvolgimento implicava, venne estromesso da quel mortale gioco, ciò che la disperazione gli suggerì, non fu di certo lo stesso consiglio che gli avrebbe dato solo fino a qualche giorno prima, ma l'esatto contrario. Ora che sentiva di avere una vita a cui tornare, non poteva più aspettare che fossero gli altri a decidere per lui, ma doveva andarsela a conquistare.