Se la ’ndrangheta pensava (attraverso l’autobomba che ne ridusse a brandelli irriconoscibili le carni) di cancellare dalla memoria della storia Gennaro Musella, si sbagliava di grosso! A trent’anni dalla sua morte, egli è ancora qui, accanto a noi, ad indicarci, con il suo esempio, la strada da seguire.Diceva Milan Kundera: “La lotta dell’uomo contro il potere, è la lotta della memoria contro l’oblio”.Ma il non dimenticare deve oggi servire a non rendere vana la sua morte ed a costruire sulle basi della memoria il nostro futuro e quello della Calabria, dell’Italia tutta…L’esempio di Gennaro Musella non può che costituire un punto di riferimento valido per gli imprenditori di oggi, per i cittadini e per i giovani…La memoria dei fatti, puntualmente ricostruiti da questo libro, deve costituire un segnale chiaro e forte di cambiamento, di rinascita, di riscossa morale e sociale…Sconfiggiamo l’atavica rassegnazione, la neutralità, l’indifferenza che ancora albergano diffusamente in queste terre: la storia, la vita, il sacrificio di Gennaro Musella deve rimanere in eterno come un monito alle coscienze di tutti gli italiani.Prefazione di Pietro GrassoTestimonianza di Adriana Musella
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