IL LIBRO
"La vecchia Madre Londra è acquattata, il volto affondato nei palmi; ed è attorniata dalle sue nebbie e dai suoi fragori, e sopra la testa ha le pesanti travi del suo tetto scuro, e come lucernario ha un sole a strisce, e il vento, nient’altro che uno spiffero crudele, soffia sotto la porta. Londra sa molto, e ad ogni momento impara cose nuove, ma questo non lo imparerà mai: che il sole splende tutto il giorno e la luna tutta la notte sulle tegole argentee della sua casa scura, e che i giovani mesi scalano i suoi muri, e corrono cantando tra i suoi comignoli."
Londra 1918, la città è provata da una guerra logorante. La maggior parte degli uomini è al fronte e sono le donne a lavorare per assistere la popolazione nella vita quotidiana.
Sarah Brown vive una vita tranquilla lavorando per un comitato di beneficenza quando, improvvisa e inaspettata, la magia entra nella sua vita.
Una giovane strega la invita a trasferirsi in una nuova dimora ai confini del mondo magico. La Casa del Viver Soli offre una stanza a chi è affine alla magia e introdurrà Sarah Brown alla compagnia di streghe, maghi, draghi e manici di scopa volanti.
Proposto da Zona 42 a cento anni esatti dalla prima pubblicazione, Viver soli anticipa quel tipo di letteratura fantastica portato poi al successo da Terry Pratchett e Neil Gaiman.
Nel romanzo di Stella Benson il dramma della grande guerra si stempera nell’umorismo e nell’invenzione magica, in una Londra dove comuni mortali e mondo fatato condividono strade ed esistenze.
L'AUTRICE
Stella Benson (Londra, 1892 - Ha Long, Vietnam, 1933)
Scrittrice, viaggiatrice, femminista, Stella Benson è un’autrice poco conosciuta al grande pubblico, ma i suoi romanzi - e Viver soli è uno dei migliori esempi - hanno anticipato di decenni quelli che sarebbero diventati i temi più fortunati della letteratura fantastica occidentale, oltre a offrire un eccellente ritratto della Londra dell’epoca e delle tensioni e dei movimenti che ne avrebbero trasformato l’essenza nel corso del XX secolo.
Alla notizia della sua morte Virginia Woolf ha scritto: “Una sensazione singolare, quando muore una scrittrice come Stella Benson: come se la nostra capacità di reazione diminuisse. Lei non illuminerà più il nostro Qui e Ora: la vita si è rimpicciolita.”
TRADUZIONE
Dafne Calgaro vive a Milano. Traduce dall’inglese, soprattutto narrativa, dal 2008. Ha tradotto per Isbn, Castelvecchi, Fabbri, Mondadori, Odradek.
Cura insieme a Chiara Reali la newsletter sulla traduzione In altre parole.
"La vecchia Madre Londra è acquattata, il volto affondato nei palmi; ed è attorniata dalle sue nebbie e dai suoi fragori, e sopra la testa ha le pesanti travi del suo tetto scuro, e come lucernario ha un sole a strisce, e il vento, nient’altro che uno spiffero crudele, soffia sotto la porta. Londra sa molto, e ad ogni momento impara cose nuove, ma questo non lo imparerà mai: che il sole splende tutto il giorno e la luna tutta la notte sulle tegole argentee della sua casa scura, e che i giovani mesi scalano i suoi muri, e corrono cantando tra i suoi comignoli."
Londra 1918, la città è provata da una guerra logorante. La maggior parte degli uomini è al fronte e sono le donne a lavorare per assistere la popolazione nella vita quotidiana.
Sarah Brown vive una vita tranquilla lavorando per un comitato di beneficenza quando, improvvisa e inaspettata, la magia entra nella sua vita.
Una giovane strega la invita a trasferirsi in una nuova dimora ai confini del mondo magico. La Casa del Viver Soli offre una stanza a chi è affine alla magia e introdurrà Sarah Brown alla compagnia di streghe, maghi, draghi e manici di scopa volanti.
Proposto da Zona 42 a cento anni esatti dalla prima pubblicazione, Viver soli anticipa quel tipo di letteratura fantastica portato poi al successo da Terry Pratchett e Neil Gaiman.
Nel romanzo di Stella Benson il dramma della grande guerra si stempera nell’umorismo e nell’invenzione magica, in una Londra dove comuni mortali e mondo fatato condividono strade ed esistenze.
L'AUTRICE
Stella Benson (Londra, 1892 - Ha Long, Vietnam, 1933)
Scrittrice, viaggiatrice, femminista, Stella Benson è un’autrice poco conosciuta al grande pubblico, ma i suoi romanzi - e Viver soli è uno dei migliori esempi - hanno anticipato di decenni quelli che sarebbero diventati i temi più fortunati della letteratura fantastica occidentale, oltre a offrire un eccellente ritratto della Londra dell’epoca e delle tensioni e dei movimenti che ne avrebbero trasformato l’essenza nel corso del XX secolo.
Alla notizia della sua morte Virginia Woolf ha scritto: “Una sensazione singolare, quando muore una scrittrice come Stella Benson: come se la nostra capacità di reazione diminuisse. Lei non illuminerà più il nostro Qui e Ora: la vita si è rimpicciolita.”
TRADUZIONE
Dafne Calgaro vive a Milano. Traduce dall’inglese, soprattutto narrativa, dal 2008. Ha tradotto per Isbn, Castelvecchi, Fabbri, Mondadori, Odradek.
Cura insieme a Chiara Reali la newsletter sulla traduzione In altre parole.