Stuart Hadley è un giovane irrequieto e tormentato, insoddisfatto del lavoro, del matrimonio, dell'ambiente in cui vive e si muove, ma incapace di trovare certezze esistenziali alle quali ancorarsi per non perdere la propria identità in un universo che gli appare caotico e insensato, in un'America in procinto di diventare la più grande potenza mondiale e già alle prese con le sue stesse contraddizioni sociali. Stuart è un sognatore che si scontra con un mondo del quale sembra non capire e soprattutto non approvare nulla. Alla ricerca di sé stesso, finisce per aderire a una sorta di setta religiosa, guidata da un carismatico predicatore. Si lascia trasportare dalla sua nuova passione, ma liberarsi della depressione psicotica che lo affligge si rivelerà un'impresa più ardua del previsto. Scritto nel lontano 1952, quando Philip K. Dick non aveva nemmeno 24 anni, "Voci dalla strada" fa emergere l'immagine di una società americana confusa e ferita dalla guerra. Introduzione di Carlo Pagetti.