In questo pamphlet ci si interroga anzitutto sul senso dell’eutanasia, che è solo l’altra faccia del senso della vita. Si è scelto di farlo nel modo più diretto e, paradossalmente, meno ovvio: analizzando con approccio semio-linguistico e non meramente giuridico i differenti e problematici aspetti che defini- scono il comportamento di chi vuole morire (e di chi sceglie altrimenti). Nella consapevolezza che a partire da semplici parole – suicidio assistito, eutanasia, sedazione profonda, omicidio del consenziente ma anche accanimento terapeutico, consenso informato, relazione di cura, disposizioni anticipate di trattamento... – si articola una complessa e spesso contraddittoria narrazio- ne immanente soltanto umana, che chiama in causa nozioni inevitabilmente controverse: autocoscienza, libertà del volere, responsabilità morale.