Mi chiamo Arianna Dell’Arti, sono nata un lunedì del 1977, sono miope e astigmatica. Mi vergogno di portare gli occhiali. Ho paura della velocità. Sono scaramantica. Non guido in autostrada. Lavoro nel mondo dello spettacolo dal 1999. Nel cinema come aiuto regista, nel teatro come autrice, regista e performer. Sono maniaca della puntualità.
Pigra nella vita, operativa nel lavoro. Millanto di andare a correre con regolarità. Sono una falsa estroversa. Mi piace stare da sola, andare sola al ristorante, camminare, e proprio nei ristoranti, nei bar, per strada, raccolgo alcune delle storie che racconto. Fumo molto. La mia famiglia di origine è da tutte le parti, nei miei scritti, nei miei pensieri. La mia famiglia acquisita, formata da amici, luoghi, quartieri, strade, la si trova tra le righe, nelle atmosfere, nelle voci di alcuni personaggi.
Questo libro è una raccolta di alcuni monologhi, racconti, dialoghi che ho scritto nel corso degli anni e mette in evidenza la mia ossessione per l’osceno.
Wanderwoman, che dà il titolo a questo volume, è un atto unico interpretato da Paola Michelini, diretto da me e spero ancora in scena per molto nei teatri italiani.
La grande fortuna è stata incontrare persone che mi hanno permesso di sbagliare senza farmi pagare conseguenze troppo care.
Questo è il mio primo libro.
Pigra nella vita, operativa nel lavoro. Millanto di andare a correre con regolarità. Sono una falsa estroversa. Mi piace stare da sola, andare sola al ristorante, camminare, e proprio nei ristoranti, nei bar, per strada, raccolgo alcune delle storie che racconto. Fumo molto. La mia famiglia di origine è da tutte le parti, nei miei scritti, nei miei pensieri. La mia famiglia acquisita, formata da amici, luoghi, quartieri, strade, la si trova tra le righe, nelle atmosfere, nelle voci di alcuni personaggi.
Questo libro è una raccolta di alcuni monologhi, racconti, dialoghi che ho scritto nel corso degli anni e mette in evidenza la mia ossessione per l’osceno.
Wanderwoman, che dà il titolo a questo volume, è un atto unico interpretato da Paola Michelini, diretto da me e spero ancora in scena per molto nei teatri italiani.
La grande fortuna è stata incontrare persone che mi hanno permesso di sbagliare senza farmi pagare conseguenze troppo care.
Questo è il mio primo libro.