La separazione da Marian per Andrea ha il senso di un sortilegio e concomita con un viaggio ad Haiti, patria del woodoo e degli zombie. Haiti è come un incubo che ritorna sempre anche in forme diverse fino alla fine, per svelare, solo allora, tutta la costruzione precedente. Nel frattempo Andrea tenta in ogni modo di sottrarsi a sortilegi e magie e a Marian fino alla ricerca della solitudine, in un viaggio anche introspettivo verso luoghi e paesi la cui descrizione oggettiva e particolareggiata abita accanto a una narrazione onirica e fantasmagorica. “Woodoo” ha un andamento circolare (come già in “Sei ore della vita di Giulio”) dove fine e inizio continuamente si incontrano nell’evanescenza di una realtà più volte riproposta e ogni volta trascesa, mentre l’amore è declinato nelle sue possibili distorsioni ingannevoli e ammaliatrici, o in travisamenti illusori, talora incantato e talvolta alienato. (la tripartizione in epilogo, episodi ed esodo ricalca la struttura che era tipica della tragedia in Grecia)