Scritto poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, il romanzo narra dell’amore tra un militare francese, Roberto, e un’artista giapponese, Yu-Rí-san. Il militare è però figlio di una donna francese abbandonata dal marito giapponese. Il richiamo della patria paterna (Daj Nippon) si fa sempre più grande quando Roberto viene mandato in missione prima in Indocina e dopo in Giappone. Affidatagli dal governo francese una delicata impresa di spionaggio, Roberto, sempre più preso dall’amore per Yu-rí, e sempre più coinvolto da tutto ciò che di nipponico lo circonda, finisce per ribaltare la sua attività tradendo la patria europea. La madre, occasionalmente scoprendo il fatto, resta sconvolta e muore. Appelius risolve col folle suicidio del protagonista il dramma della duplice appartenenza. Forse il più noto romanzo di Appelius, che tuttavia non rinuncia alla sua conoscenza diretta dell’ambiente per offrire il suo punto di visuale su quella che è la vita, anche intima, del popolo giapponese dell’epoca. Dichiarato in prefazione l’intento anche “politico” del romanzo.