Zero limiti parla di disabilità, colpisce per la sua candida e disarmante come fosse scritto da un ragazzo molto giovane che è l'anima dell'autore. Soprattutto perché in questo breve romanzo la speranza e il sogno molto dolce donato al lettore lo rendono qualcosa di possibile e incontaminato, quando altri scrittori preferirebbero andare verso intrecci, questioni, nemici e subentrare a ogni pagina, e molta censura verso sulla felicità. Augusto Sunda no, espone questo sogno d'amore ma lo fa con tutto il supporto di una esperienza lunga 47 anni, fatta di fasi anche difficili, diverse situazioni che l'autore non s'è spinto a confidare. Ma di cui si sente vibrare la potenza, attraverso le importanti considerazioni sulla vita raggiunte che costellano la storia.
"Io sono il Mare, e come il mare voglio vivere"
"Io sono il Mare, e come il mare voglio vivere"