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Il catalogo della prima mostra romana di un’artista venuta dal lontano Nord, Zoja Sperstad, risulta essere anche una piccola quanto sorprendente monografia light del critico d’arte e d’architettura internazionale Ermanno Di Sandro sulla sua interessante nonché personalissima arte figurativa, quella di un’artista universale che al contempo è anche uno straordinario personaggio che mostra di possedere doti più uniche che rare, oggi si direbbe eccezionali , come la capacità illimitata di guardare con ottimismo in avanti e di percepire sensazioni le più disparate e apparentemente insignificanti .…mehr

Produktbeschreibung
Il catalogo della prima mostra romana di un’artista venuta dal lontano Nord, Zoja Sperstad, risulta essere anche una piccola quanto sorprendente monografia light del critico d’arte e d’architettura internazionale Ermanno Di Sandro sulla sua interessante nonché personalissima arte figurativa, quella di un’artista universale che al contempo è anche uno straordinario personaggio che mostra di possedere doti più uniche che rare, oggi si direbbe eccezionali, come la capacità illimitata di guardare con ottimismo in avanti e di percepire sensazioni le più disparate e apparentemente insignificanti.
Zoja Sperstad mostra di avere risorse incredibili che la fanno viaggiare con la mente grazie alle sue opere, ma anche fisicamente nei tanti viaggi che intraprende con coraggio e semplicità in giro per il mondo, trasmettendo il suo linguaggio ovunque, in mostre collettive e personali, nelle istituzioni, nelle gallerie, tra poco sicuramente nei musei e grandi pinacoteche internazionali. Perché i capolavori di Zoja Sperstad meritano notorietà ed un plauso generale nonostante un linguaggio complesso ma che appare anche semplice e certamente accattivante, armonioso quanto colto, bello quanto universale, ricco di spunti che sanno emozionare e ammaliare.
Per l’Autore risulta difficile e una vera e propria sfida concentrarsi sulle innumerevoli contaminazioni del suo linguaggio, perché soggiogato dalle emozioni e dalla sua poetica, dalla trasmissione dell’essenza stessa della sua anima femminile di Donna moderna ma contemplativa e legata ancora al classicismo figurativo, che predilige a discapito del freddo astrattismo, che aborra nel vero senso del termine, e che purtroppo – secondo il suo franco ma altrettanto fermo punto di vista – dilaga nel mondo globalizzato tutto uguale a se stesso.
A Zoja - scrive sempre l’Autore - non piace che tali opere che si esprimono secondo un linguaggio indifferente alle diverse culture che avrebbero dovuto generarle, siano praticamente tutte simili per pennellate, materiali, linguaggio unico globalizzato, certamente spettacolari ma povere di spunti culturali, e che siano legate all’attuale business imperante nel mondo tendente ad emarginare la vera arte figurativa, sinonimo di bellezza universale e di armonia. Ella ama trasmettere armonia e amore, non tensioni, perché il suo mondo interiore è meraviglioso, sereno, ed Ella sa vedere – come i lettori avranno modo di apprendere leggendo e osservando attentamente il testo - il bello supremo in ogni cosa, in ogni momento - benché triste o grigio – della vita.
Un volumetto interessante e fuori dal comune che mette in luce anche il variegato mondo e pensiero dell’Artista, che afferma con convinzione che tra le persone la felicità è contenuta nella reciproca attenzione, e che la cortesia, soprattutto quella di Zoja, genera solo rispetto e amore. Diremmo noi Universale!