A cura del gruppo italiano di "World Toilet Day" Roma ha il primato di essere una delle poche città europee a non avere gabinetti pubblici gestiti secondo le regole del decoro e dell’igiene urbana. Lo denunciano da diversi anni svariati quotidiani romani, oltre a cittadini, associazioni e blog su siti italiani e stranieri. Arrivare a Roma, dall’Estero o da altre città italiane, vuol dire essere assaliti dall’ansia del servizio igienico insufficiente, remoto e sorprendente. L’associazione romana “Embrice 2030”, da tempo impegnata nella promozione di una nuova cultura mirata a ri-proporre i bagni pubblici all’interno del paesaggio urbano, ha prodotto Roma – Public Toilet. Per una nuova cultura del bagno pubblico: un dossier che illustra la situazione romana raccontando la moltitudine di “storie” che si è via via intrecciata con la fruizione della toilette pubblica sul suolo capitolino (dai dolia curta di età imperiale ai vespasiani e ai bagni pubblici del secolo scorso). L’ambito culturale in cui si colloca tale indagine, oltre a quello della riduzione del divario sociale, è comunque sistemico e va dalla letteratura, con le infinite presenze del “corpo” e della sua funzionalità nella narrazione e nella saggistica, all’impostazione di una nuova tendenza della cultura urbana, all’igiene ambientale, al riciclo delle scorie umane. Allo scopo di instaurare un dialogo proficuo con gli Amministratori e sollecitare un serio piano di realizzazione dei bagni pubblici, Roma – Public Toilet affronta anche i temi dell’accessibilità del servizio, della declinazione maschile e femminile del design, dei materiali e delle tecnologie più appropriate alle singole situazioni. Rome holds the lead among European cities in the lack of public toilets managed according to rules of decorum and urban hygiene. Several Roman daily newspapers, along with citizens, associations, and Italian and foreign blogs have been denouncing this fact for years. Arriving to Rome from abroad or even other Italian cities means to sweat out insufficient, remote, and shocking hygienic services. Rome-based association “Embrice 2030” has long been committed to the promotion of a new culture that aspires to re-propose public toilets within the cityscape. Therefore, we made Roma – Public Toilet. For a new culture of the public toilet, a report that illustrates the Roman situation by telling the thousands “stories” interwoven with the use of public toilets on the capital’s soil (from Imperial-age dolia curta to public urinals to the public toilets of last century). This investigation aims to point out how the social gap was bridged over time. Its cultural framework is a systemic one, ranging from literature – with the copious occurrences of the “body” and its functions in fiction and prose – to the rise of a new tendency in urban culture, from environmental hygiene to the recycling of human waste. In order to establish a fruitful dialogue with city administrators and press for a serious plan of public toilets implementation, Roma – Public Toilet. also tackles the themes of access to service, the male and female declinations of design, and the most suitable materials and technologies according to individual situations.