… In questo romanzo, nei vari capitoli, si riscontrano narrazioni di fatti incresciosi, di cruda violenza, di sesso sfrenato e amorale, perversioni che giungono agli estremi antipodi del crimine più bieco e assurdo, col sangue che scorre a fiumi. Tutti elementi che spingono a provare una certa repellenza, non riuscendo momentaneamente a motivare tanta violenza, anzi scambiandola per strategia fine a se stessa. Essa potrebbe condurci - erroneamente - a ingabbiarla dentro un cliché apparentemente hard boiled o pulp; generi letterari, questi ultimi, creati per scoprire quel torbido e quel buio dell’anima, quella doppia faccia di ogni medaglia, che spingono gli esseri umani a compiere azioni esecrabili. Ne veniamo, però, immediatamente smentiti dalla consistenza dei contenuti semantici, che affiorano - a una ben attenta analisi - e anche dalle convinzioni filosofiche e spirituali, di tipo orientale, ivi presenti. Dalla prefazione di Eleonora Cancelliere