Anno dopo anno dopo anno, i libretti che raccolgono le storie inventate da ospiti, amici, collaboratori e simpatizzanti della Civitas vitae si sono accumulati in uno scaffale della mia biblioteca, a portata di mano. Ogni anno è stato proposto un tema differente, ma tutti erano collegati fra loro – come anelli della catena della vita – dal rapporto meraviglioso e solido che esiste fra nonni e nipoti, che in questi testi è stato declinato in mille occasioni diverse, con tantissime sfumature emotive, riflessioni, ricordi, esperienze condivise.
Mi capita ogni tanto di riprenderne in mano uno, e di tuffarmi per un breve momento in uno dei racconti, con la loro grande varietà di sfondi e di personaggi, e sempre di nuovo mi rallegro di come sia stato ampio e intelligente e piacevole l’esito delle nostre sollecitazioni sulla memoria e l’inventiva dei nostri autori.
Gli anni sono trascorsi, e ora siamo arrivati alla tredicesima puntata di questa eccitante avventura. Come in una fiaba moderna, il nostro concorso continua a suonare una musica che unisce e collega le due generazioni, esplorando ogni volta una diversa dimensione del rapporto che le unisce. Quest’anno il tema era molto intrigante, e la proposta “vieni che ti insegno...” sui “lavori grandi e piccoli”, sul “fare” che avvicina nonni e nipoti in un fruttuoso scambio fra uguali, con abilità insegnate e ricambiate nelle due direzioni (bricolage con materiali di scarto verso inaspettate competenze internettiane, per esempio), ancora una volta ci ha premiato. Ecco allora il nuovo libro: un regalo di bei racconti e storie freschissime, divertenti e commoventi, con squarci di vita vissuta che oggi sembrano appartenere a secoli addietro – e invece è soltanto passata una vita.
Antonia Arslan
Presidente della Giuria
Mi capita ogni tanto di riprenderne in mano uno, e di tuffarmi per un breve momento in uno dei racconti, con la loro grande varietà di sfondi e di personaggi, e sempre di nuovo mi rallegro di come sia stato ampio e intelligente e piacevole l’esito delle nostre sollecitazioni sulla memoria e l’inventiva dei nostri autori.
Gli anni sono trascorsi, e ora siamo arrivati alla tredicesima puntata di questa eccitante avventura. Come in una fiaba moderna, il nostro concorso continua a suonare una musica che unisce e collega le due generazioni, esplorando ogni volta una diversa dimensione del rapporto che le unisce. Quest’anno il tema era molto intrigante, e la proposta “vieni che ti insegno...” sui “lavori grandi e piccoli”, sul “fare” che avvicina nonni e nipoti in un fruttuoso scambio fra uguali, con abilità insegnate e ricambiate nelle due direzioni (bricolage con materiali di scarto verso inaspettate competenze internettiane, per esempio), ancora una volta ci ha premiato. Ecco allora il nuovo libro: un regalo di bei racconti e storie freschissime, divertenti e commoventi, con squarci di vita vissuta che oggi sembrano appartenere a secoli addietro – e invece è soltanto passata una vita.
Antonia Arslan
Presidente della Giuria