Margherita è alle prese con un lavoro diventato all'improvviso precario, come è diventata la sua stessa esistenza dopo la ferita che ha subito e che non riesce a curare. E da studentessa modello, da giovane donna in carriera, si ritrova a doversi barcamenare tra ristrettezze economiche sempre più soffocanti e le sue manie, un tempo innocue, che lente ma inesorabili la stanno sopraffacendo. La sua sorte aziendale, e personale, sarebbe segnata, ma una singolare coincidenza la proietta al centro degli eventi, sostenuta solo dalle poche forze che le restano, e da una specie di angelo custode. E quando inizia ad intravedersi la meta all'orizzonte, un micidiale incastro di malintesi e sfortuna la travolge, scaraventandola in un vortice di conseguenze impazzite. Anche ai giorni nostri esistono le fiabe, ma l'ironia deve sottomettersi alla realtà e il lieto fine dipende solo dal punto di vista. Ciò che per Ettore è l'ultima trionfale vittoria, per Margherita sarà la dissoluzione di un miraggio.