Lungo la stradina di sassi che porta alla Chiesa della Rocca, in un piccolo paese dell'Emilia, un gruppo di ragazzini coi calzoni corti sta giocando a pallone. Uno di loro, Carlo, è attirato da un petardo inesploso che giace poco lontano, dietro la Cappelletta della Madonna. Poi lo scoppio, le urla, la mano sanguinante. Quel giorno Carlo Passini perde due dita di una mano e diventa Giove, il dio che non ha paura di niente. Ed è quel giorno che, si può dire, inizia la storia raccontata in questo libro. L’avventura di due fratelli, Carlo e Guido, che nel pieno degli anni Sessanta decidono di lasciare il loro piccolo borgo natio per cercare fortuna nel lontano Brasile. Una scelta audace, pericolosa, ma per Giove niente è impossibile. La nuova vita al di là dell’Oceano si rivela però ben presto meno semplice del previsto: un’avventura che può costare la vita. Antonio Finelli, ispirandosi a una storia vera, richiama gli anni del cambiamento e delle grandi speranze, dando vita a un racconto che si rincorre dalla Rocca all’Amazzonia, tra colpi di scena e affettuose rievocazioni.