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Antonio Latella è il protagonista di questa intervista-diario nella quale racconta per la prima volta la sua vita e il suo teatro, spesso in una coincidenza assoluta.I successi, gli spettacoli mancati, la pedagogia, l’importanza dell’errore, la carriera da attore e quella da regista, il trasferimento in Germania, il riconoscimento all’estero. Latella dialoga con Emanuele Tirelli in una sorta di autobiografia guidata, rivelando la necessità di far parte del teatro come se non ci fosse alternativa possibile, in una vocazione impermeabile sentita fin dalle origini operaie mai rinnegate. È una…mehr

Produktbeschreibung
Antonio Latella è il protagonista di questa intervista-diario nella quale racconta per la prima volta la sua vita e il suo teatro, spesso in una coincidenza assoluta.I successi, gli spettacoli mancati, la pedagogia, l’importanza dell’errore, la carriera da attore e quella da regista, il trasferimento in Germania, il riconoscimento all’estero. Latella dialoga con Emanuele Tirelli in una sorta di autobiografia guidata, rivelando la necessità di far parte del teatro come se non ci fosse alternativa possibile, in una vocazione impermeabile sentita fin dalle origini operaie mai rinnegate. È una finestra sincera sulla sua vita attraverso grandi incontri, festival e produzioni internazionali, dal Theater Basel di Basilea al Piccolo di Milano, dalla Schauspiel Köln di Colonia a Emilia Romagna Teatro. E poi gli stabili dell’Umbria e di Roma, Vienna, Avignone, Napoli, Salisburgo, Rotterdam, Mosca e moltissimi altri.Nonostante i premi e i battimani, ne emerge un ritratto che scavalca maschere e medaglie per concentrarsi sullo studio e sulla figura dell’attore. Che fa della bottega il punto di riferimento di un regista artigiano, appena chiamato a dirigere la sezione teatro de La Biennale di Venzia dal 2017 al 2020. “Leggendo le parole che Emanuele Tirelli ha saputo strapparmi e poi rimettere in forma scritta, mi sono trovato di fronte all’Antonio che sono e a quello che non vorrei diventare. Credo che per farlo sia necessario mettere una distanza consapevole tra sé e il punto in cui tutto è iniziato, non certo per rifiutarlo, ma per cercare di guardarsi con occhi sempre nuovi. Ed è l’intento di questa intervista-diario che ogni tanto andrò a riaprire”.Antonio Latella