Alcuni pregiudizi, nel mondo della finanza, hanno spesso ostacolato l'operato di molti investitori responsabili. Uno di questi è il falso mito secondo cui investire in modo sostenibile implichi un sacrificio della performance finanziaria. In realtà, i dati raccolti sulla performance degli investimenti ESG pongono seriamente in dubbio tale concezione. Thomas Kuhn ha sostenuto che ogniqualvolta un nuovo paradigma sostituisce quello precedente si assiste ad una vera e propria "rivoluzione scientifica". Il paradigma della finanza sostenibile – in quanto assunto teorico e metodologico non ancora pienamente accettato dalla comunità scientifica – sebbene non abbia attuato una rivoluzione di tale portata, ha quantomeno determinato la diffusione di una nuova modalità di approccio allo studio della finanza e della sostenibilità. Il tema della sostenibilità riguarda oggi, infatti, non solo questioni ambientali e diseguaglianze sociali, ma anche gli interessi degli azionisti e degli stakeholder aziendali, nonché le comunità di riferimento entro le quali le aziende operano. Il connubio fra finanza e sostenibilità è perseguito dalla disciplina normativa e regolamentare – il riferimento è in particolare al regolamento 2020/852 sulla tassonomia dell'Unione Europea, entrato in vigore il 12 luglio 2020 – e dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.