Una raccolta di componimenti poetici che indagano con acume e non poca ironia le contraddizioni e le peculiarità dell’epoca contemporanea. Attraverso il suo sguardo critico e la sua penna affilata, Galler guida il lettore in un viaggio attraverso varie sfaccettature della vita moderna, toccando temi che spaziano dalla politica alla società, dall’ambiente alla tecnologia, e molto altro ancora. Con uno stile che si muove abilmente tra l’arguzia e la profondità, l’autore riesce a trasformare l’osservazione della realtà in una forma d’arte, rendendo la lettura di questa raccolta un’esperienza ricca di spunti di riflessione. La sua abilità nel giocare con le parole e nel costruire immagini evocative rende ogni poesia un piccolo gioiello da scoprire e riscoprire. Un invito a guardare oltre le apparenze, a interrogarsi sul significato delle proprie azioni e sul futuro da costruire. Un’opera che stimola la mente e il cuore, sfidando il lettore a pensare diversamente e a non accontentarsi delle risposte scontate.
Avvenimenti e personaggi del 2023, senza pretesa di completezza, rivisitati con la tecnica delle terzine a rime incrociate. Una raccolta di “ Pedanterie” ironica ma che non perdona: la satira dell’Autore non risparmia né politici né imprenditori, intellettuali o semplici cittadini. Non ci sono zone grigie, solo il coraggio di guardare la realtà per quella che è senza false giustificazioni. Disillusione e pessimismo aleggiano in ogni episodio, ma anche il rifiuto di adeguarsi ad un modo di pensare in cui il poeta non si riconosce.
Avvenimenti e personaggi del 2023, senza pretesa di completezza, rivisitati con la tecnica delle terzine a rime incrociate. Una raccolta di “ Pedanterie” ironica ma che non perdona: la satira dell’Autore non risparmia né politici né imprenditori, intellettuali o semplici cittadini. Non ci sono zone grigie, solo il coraggio di guardare la realtà per quella che è senza false giustificazioni. Disillusione e pessimismo aleggiano in ogni episodio, ma anche il rifiuto di adeguarsi ad un modo di pensare in cui il poeta non si riconosce.