La scelta
Il bene e il male, entità insite nell’animo umano che agiscono nel quotidiano di ogni essere umano, diviso nella perenne scelta prima del loro agire.
Xabier conoscerà nei meandri del suo animo il potere di entrambi, vivendo esperienze ed emozioni devastanti.
Per sempre tua
Fantasia, mistero, leggende ed antiche credenze, fondamentali per l’amore, ormai esistente, solo nel silenzio delle persone. Ma non in quello di Emanuele e Ida: dolce, malinconico capace di sopraffare per no la morte, in un paesaggio incantato.
Poesie
Addentrarsi nelle pieghe più profonde dell’anima, lacerare la corazza che imprigiona la nuda carne fremente, inabissarsi nei meandri spirituali e psichici dell’io: le liriche di Andrea Pisco traducono in versi un’incontenibile pulsione alla rivelazione e al riconoscimento del Sé. Questa piccola silloge, squaderna dinanzi al lettore versi che traducono un impeto violento e magmatico, di limpida matrice autobiografica. Ciò che rende suggestivo il mondo poetico di Pisco è la capacità di interrogare le “presenze assenti” e le “assenze presenti”, talora evocandole mediante il filtro della memoria, talaltra invocandole attraverso uno sguardo tagliente e incisivo. Il suo sguardo indagatore, sempre acuto e a tratti spietato, a da alle immagini, ai simboli e alle analogie la complessa stratigrafia del suo universo psichico e pulsionale.
Prof. Pisco Claudio
Il bene e il male, entità insite nell’animo umano che agiscono nel quotidiano di ogni essere umano, diviso nella perenne scelta prima del loro agire.
Xabier conoscerà nei meandri del suo animo il potere di entrambi, vivendo esperienze ed emozioni devastanti.
Per sempre tua
Fantasia, mistero, leggende ed antiche credenze, fondamentali per l’amore, ormai esistente, solo nel silenzio delle persone. Ma non in quello di Emanuele e Ida: dolce, malinconico capace di sopraffare per no la morte, in un paesaggio incantato.
Poesie
Addentrarsi nelle pieghe più profonde dell’anima, lacerare la corazza che imprigiona la nuda carne fremente, inabissarsi nei meandri spirituali e psichici dell’io: le liriche di Andrea Pisco traducono in versi un’incontenibile pulsione alla rivelazione e al riconoscimento del Sé. Questa piccola silloge, squaderna dinanzi al lettore versi che traducono un impeto violento e magmatico, di limpida matrice autobiografica. Ciò che rende suggestivo il mondo poetico di Pisco è la capacità di interrogare le “presenze assenti” e le “assenze presenti”, talora evocandole mediante il filtro della memoria, talaltra invocandole attraverso uno sguardo tagliente e incisivo. Il suo sguardo indagatore, sempre acuto e a tratti spietato, a da alle immagini, ai simboli e alle analogie la complessa stratigrafia del suo universo psichico e pulsionale.
Prof. Pisco Claudio