Molti sono stati i tentativi di comprendere e definire una volta per tutte questo corpo che ci contraddistingue e ci rappresenta. Si è giunti però troppo spesso ad avere una frammentazione del suo significato, declinato di volta in volta a seconda dell'ambito nel quale è stato preso in considerazione; ma il corpo non è limitabile, fugge le categorie, manifestando la sua ambivalenza, dichiarandosi sempre anche altro rispetto a ciò che si dice di lui. Partendo dalla nuova concezione che il corpo ha assunto nei primi anni del Novecento, viaggiando attraverso il mondo della danza e del teatro e approdando sulle rive fertili dell'arte, questo scritto si propone come un vero e proprio strumento d'indagine che possa fornire stimoli e riflessioni per personali considerazioni circa l'essenza di questo nostro corpo e l'esperienza di apertura sul mondo che esso ci offre.