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Il presente volume raccoglie, tradotti e commentati, tre saggi pubblicati da Elisabeth Anscombe nel biennio 1957-1958, oltre a un’accurata introduzione agli argomenti inessi presentati e al pensiero etico dell’autrice.
«I concetti di obbligazione e dovere – cioè di obbligomorale e dovere morale – di ciò che sia moralmente giusto o sbagliato e del senso morale del ‘dovere’ dovrebbero essere abbandonati, se fosse psicologicamente possibile: essi infatti sono residui, o derivati da residui, di una precedente concezione dell’etica che non sopravvive più nella sua totalità, e senza di essa sono…mehr

Produktbeschreibung
Il presente volume raccoglie, tradotti e commentati, tre saggi pubblicati da Elisabeth Anscombe nel biennio 1957-1958, oltre a un’accurata introduzione agli argomenti inessi presentati e al pensiero etico dell’autrice.

«I concetti di obbligazione e dovere – cioè di obbligomorale e dovere morale – di ciò che sia moralmente giusto o sbagliato e del senso morale del ‘dovere’ dovrebbero essere abbandonati, se fosse psicologicamente possibile: essi infatti sono residui, o derivati da residui, di una precedente concezione dell’etica che non sopravvive più nella sua totalità, e senza di essa sono solo pericolosi.»

Annabella d’Atri è professore associato presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università degli Studi della Calabria, dove insegna Storia della filosofia e Storia delle idee per i Corsi di laurea in Scienze dell’educazione e Scienze pedagogiche.