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"Insegnare l’urbanistica come scienza", a cura di Luca P. Marescotti, raccoglie alcuni saggi introduttivi alle lezioni preparato per il workshop “Conoscenze e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza nell’urbanistica - Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and Resilience in Planning” che si svolse al Politecnico di Milano dal 29 febbraio al 4 marzo 2016. La proposta del workshop rientra nell’offerta didattica opzionale per le lauree magistrali in Pianificazione Urbana e Politiche Territoriali e in Scienza dell’Architettura (quinta edizione). Hanno…mehr

Produktbeschreibung
"Insegnare l’urbanistica come scienza", a cura di Luca P. Marescotti, raccoglie alcuni saggi introduttivi alle lezioni preparato per il workshop “Conoscenze e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza nell’urbanistica - Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and Resilience in Planning” che si svolse al Politecnico di Milano dal 29 febbraio al 4 marzo 2016. La proposta del workshop rientra nell’offerta didattica opzionale per le lauree magistrali in Pianificazione Urbana e Politiche Territoriali e in Scienza dell’Architettura (quinta edizione).
Hanno partecipato: Funda Atun, Maria Pia Boni, Annapaola Canevari, Massimo Compagnoni, Luca P. Marescotti, Maria Mascione, Ouejdane Mejri, Scira Menoni, Pier Luigi Paolillo, Mauro Salvemini.
Le tecnologie di processo e le tecnologie di prodotto nelle trasformazioni territoriali sono discusse in relazione agli impatti ambientali e ai cambiamenti globali che interessano l’ambiente. La teoria e la prassi dell’urbanistica devono essere messe a confronto con questioni generali e con aspetti specifici. Come il rapporto città-ambiente coinvolge tutto il territorio, così occorre che la conoscenza si formi in un rapporto aperto tra le discipline: questo significa condividere non solo l’apparato definitorio dell’ecologia e della sostenibilità con le conseguenti analisi (capacità di carico, metabolismo urbano, impronta ecologica, qualità dell’ambiente costruito), ma coinvolgere pienamente altri fronti sia per la prevenzione di rischi derivanti da caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche dei siti, sia nella gestione di informazioni georeferenziate. Le osservazioni sui alcuni terremoti (L’Aquila 2009, Emilia Romagna e Lombardia 2011-2012) serviranno a mostrare l’interazione con la geologia in situazioni dei grandi fenomeni naturali (i terremoti), mentre in altri casi studio si illustreranno le questioni legati alla stabilità dei versanti e più in generale al concetto di vulnerabilità fisica e sistemica nella valutazione dei rischi naturali a supporto di scelte urbanistiche finalizzate alla prevenzione. Si indagano le potenzialità dell’urbanistica nella protezione ambientale e nella sostenibilità delle trasformazioni territoriali, evidenziando come il territorio e l’ambiente costituiscano sistemi con specifiche proprietà emergenti: da questo contesto scaturiscono ruoli e responsabilità della ricerca, della politica e dell’amministrazione.
Alla fine del libro sono raccolte brevi note biografiche degli autori e sono indicati le chiavi di ricerca del materiale didattico predisposto per le lezioni e pubblicato in SlideShare.