In una soleggiata domenica pomeriggio di giugno Elena Gardani si trova ad affrontare una tragedia che segna in modo drastico il corso della sua vita, facendola andare incontro a un destino imprevedibile. Il suo bambino di dieci anni è vittima di un drammatico incidente in seguito al quale perderà la vita. I mesi di coma e la successiva morte del piccolo Lele portano uno sconvolgimento nella vita matrimoniale dei due genitori. Sprofondati loro malgrado in un baratro oscuro, cominceranno a risalire grazie a un incontro fortuito che offrirà loro l’occasione per lenire il dolore con un nuovo impegno nel volontariato. Gioie e sofferenze, timori e speranze, sconfitte e rivincite si intrecciano e si amalgamano, mentre il telaio che tesse la trama della loro vita viene mosso da un destino che, traghettandoli attraverso impreviste vicende, li fa rinascere a una nuova primavera. Il binario lungo il quale l’intera esistenza di Elena scorre è quel rapporto di amore – odio verso lo sport e quanto vi ruota intorno che sempre ricorre, momento dopo momento, in ogni episodio. Da una gara di ciclismo prende le mosse il romanzo per svilupparsi via via in un intreccio di fatti che vengono presentati scavando nel profondo gli animi dei protagonisti, mentre Elena è continuamente costretta a fare i conti con il bello e il brutto, il buono e il cattivo, false credenze e incontestabili certezze di un mondo – quello dello sport – nel quale si trova suo malgrado continuamente coinvolta e che lascerà una impronta decisiva nel suo destino di donna, madre e moglie.