Tutti i grandi protagonisti del giallo in Tv raccontati con passione e competenza in un libro che ripercorre uno dei grandi miti della televisione, l'investigatore. Aneddoti, la viva voce dei protagonisti, tra i quali Camilleri, del quali si ricordano gli esordi da regista: «Ricordo un giorno che la mamma di Mario Landi stette male e lui dovette partire. Io ero un regista, e Mario mi disse: “Mi fai un favore? C’è una scena che bisogna girare subito. Sostituiscimi tu”. Era una scena lunga, si girava solo quella lì. È stata una prova del fuoco, come regista televisivo, è stato un incubo… Si trattava di un interrogatorio che Maigret faceva a un portinaio, cosa eccezionale perché di solito sono sempre portinaie, sono tutte femmine. Il portinaio, nel caso specifico, era quel grande attore goldoniano che fu Cesco Baseggio. E Cesco era abituato ancor peggio di Gino (Cervi) ad andare a suggeritore. Ma non era abituato al gobbo, (…) Quindi il problema tecnico di dover mettere due gobbi e far sì che le camere fossero messe in direzione tale da non avere salti di campo o occhi storti e fare un dialogo in cui i due si guardassero di tanto in tanto in faccia fu un problema che io avrei dovuto vincere l’Oscar per la regia con quella sola scena di dieci minuti, cose da impazzire. Venne benissimo, perché giustamente il portiere sembrava reticente, e Gino molto pensoso sulle reticenze del portiere. Venne esemplare...».