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La scuola pitagorica ebbe per la musica una predilezione che non si riscontra in nessun altro indirizzo filosofico dell’antichità, perché agli occhi dei filosofi italici l’aspetto numerico delle leggi dell’armonia musicale era una mirabile manifestazione del carattere eminentemente matematico della realtà, e perché essi attribuivano alla musica una funzione catartica nell’ambito di una visione magico-religiosa dell’essere umano.Le testimonianze su Pitagora alle prese con martelli e incudini nell’atto d’indagare i rapporti matematici delle consonanze, le fonti relative agli esperimenti musicali…mehr

Produktbeschreibung
La scuola pitagorica ebbe per la musica una predilezione che non si riscontra in nessun altro indirizzo filosofico dell’antichità, perché agli occhi dei filosofi italici l’aspetto numerico delle leggi dell’armonia musicale era una mirabile manifestazione del carattere eminentemente matematico della realtà, e perché essi attribuivano alla musica una funzione catartica nell’ambito di una visione magico-religiosa dell’essere umano.Le testimonianze su Pitagora alle prese con martelli e incudini nell’atto d’indagare i rapporti matematici delle consonanze, le fonti relative agli esperimenti musicali condotti da Ippaso, le discussioni musicali di Filolao e Archita: questo il materiale studiato dalla monografia di A. Barbone che si sforza di risalire alle teorie musicali dei pitagorici antichi, non mancando di toccare quegli autori che, come Damone, Platone, Aristotele e Aristosseno, del pensiero musicale dei pitagorici furono eredi o critici.