La gente di mare ha l’occhio puntato sulla luna di cui stima il favore o la malevolenza sulla vita terrena, oltre che sulle maree e le correnti da cui dipende l’attività della pesca. Presenza irrinunciabile, la luna con le sue fasi, in armonia con le stagioni naturali e umane e con l’essere femminile, è il simbolo di tutto ciò che ha un ciclo, un respiro che vive… quel respiro che il mare rinnova di continuo e che, proprio la donna, dentro di sé, custodisce. Nel triangolo donna, mare e luna si compie, dunque, il mistero della vita che alimenta il sentimento femminile fatto di attese, speranze, timori, gioie e malinconie e della capacità di scrutare l’orizzonte fisico e quello dei pensieri, rinforzando i legami di appartenenza e degli affetti. Il libro di Assunta Scorpiniti presenta queste caratteristiche, incarnate nelle figure di Caterina, Maria, Immacolata e delle altre donne di una comunità marinara calabrese di cui sono protagoniste e che rivivono insieme alle loro storie.