Il Vangelo completo in romanesco. Trecentotrentatré sonetti che narrano la vita di Cristo, fornendone un ritratto realistico con accenti popolareschi. Il romanesco è un dialetto affine all’aramaico, assai diffuso ai tempi della predicazione di Gesù. Oggi diventa lingua per comunicare persino questioni di fede, dopo che il Concilio Vaticano II ne ha nei fatti autorizzato l’uso, sostituendo il latino con le lingue moderne.“Ero piuttosto scettico sulla possibilità di rendere in linguaggio dialettale la prosa semplice e sublime dei vangeli. Non c'era pericolo di mancare di riverenza al testo sacro? Il linguaggio popolare tende all'espressione scherzosa, e il romanesco in particolare, almena così mi pareva, si adatta particolarmente per quelle situazioni che stanno tra il comico e il patetico, con venature di umorismo sapienziale.Ma leggendo le pagine del libro i miei timori si dissipavano. Pur adoperando le espressioni gustose e immediate, tipiche del linguaggio dialettale, l'Autore riusciva a comunicare al lettore un senso di grande riverenza verso il soggetto trattato. La lettura riusciva agevole, il ritmo lieve della poesia e le rime facili invitavano a leggere piu oltre per vedere come il poeta fosse riuscito a «dire» questa o quell'altra espressione conosciuta dei vangeli”.(dalla prefazione di Carlo Maria Martini)Un’edizione unica.