Una carrellata di personaggi tanto improbabili quanto veri, da "la vita è bella" di Clorinda, al poeta pasticcere, alla "grande idea di libertà" di Anita che le consente di incastonare nella vita anche le esperienze di depersonalizzazione, all'attaccamento alla famiglia di Gerico ma anche alla sensazione pervasiva di essere alltro dai Nesi. E poi Ida, Margherita, Iginia, Giovanna, Erminia, Armida, Cosimo, Mafalda, storie minimali tratteggiate da una penna che mette l'accento sul loro carattere strambo, eroico, comunque unico, sempre surrealmente eccezionale.