Il vuoto trova casa e, nella casa, stanze. Le pareti di ognuna sono sottili e rendono permeabile, tangibile, il soffrire: attraversarlo significa porsi in ascolto. Giulia Berra, dando voce ai suoi pazienti clinici, con la parola poetica ne scava a fondo le storie, lascia riemergere un qualcosa di vero e conosciuto: un qualcosa che sentiamo, nel nostro segreto, appartenerci.